Artisti e perfezionismo: come uscire dal loop

Artisti e perfezionismo come uscire dal Loop. Sara Maira Artist Coach

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Artisti e perfezionismo come uscire dal Loop. Sara Maira Artist Coach

80/20, ovvero il Principio di Pareto per Artisti Perfezionisti

L’articolo di oggi è dedicato a tutti i perfezionisti che non soddisfatti del proprio lavoro come artista continuano a fare e disfare, aggiungere e togliere entrando in un loop che tende all’infinito e di come quest’ossessione per la perfezione limita la tua arte anziché migliorarla.

Sei nel tuo studio, pennello in mano e hai lavorato senza sosta al tuo dipinto. Sei soddisfatto al 80% e senti il bisogno di continuare, di perfezionare quel restante 20%.

Ti ci ritrovi? È una lotta comune per molti artisti, sei in buona compagnia: arrivi verso la fine del tuo percorso creativo e poi ti blocchi nel tentativo di raggiungere la perfezione.

Puoi finalmente tirare un sospiro di sollievo. Infatti, sappi che spingersi oltre quel 80% mirando alla perfezione, il più delle volte, è controproducente.

Se invece di cercare di creare la tua masterpiece abbracciassi quel 80% e vedessi dove ti porta?

Quando sei nel pieno del tuo flusso creativo, realizzare il grosso della tua opera (il famoso 80% del nostro amico Pareto) ti richiede, con tutta probabilità, pochissimo sforzo.

Diciamo che ti basta seguire il flusso (20% della fatica).

Poi subentra il perfezionismo cronico, l’insoddisfazione e mettere la parola fine al quadro o al pezzo (realizzare l’ultimo 20%) ti richiede sforzi immani (80% dello sforzo).

Mettere la parola fine al tuo lavoro diventa quasi un’impresa titanica.

E se invece di spingere verso la tua idea di perfezione, ti fermassi anche solo per un momento, cambiassi approccio e abbracciassi l’opera per com’è?

Cercare a tutti i costi di arrivare alla tua idea di perfezione può sovraccaricare la tua arte, o toglierti la possibilità di scoprire quanto quella che tu consideri un’imperfezione possa essere in realtà una vera ricchezza per la tua arte.

La ricerca della perfezione a tutti i costi e in ogni dettaglio della tua arte, può soffocare la tua creatività dando vita a opere d’arte tecnicamente perfette ma che perdono di potenza comunicativa perché, all’ostinata ricerca della perfezione, finiscono per mettere in secondo piano il messaggio rispetto alla tecnica e non sono in grado di trasmettere emozioni alla tua audience.

Distinguere tra perfezionismo e reale necessità

Cosa puoi fare quindi per capire se continuare a lavorare su un quadro o su una canzone si tratta di perfezionismo o di una reale necessità dell’opera.

Quando raggiungi la soglia del fatidico 80% fermati e chiediti: potrebbe davvero essere questo il punto finale perfetto per quest’opera d’arte? Potrebbe essere questo il momento migliore per fermarsi?

Allontanarti dalla tua opera, guardarla dall’esterno, può fornirti una nuova prospettiva.

Quando sei profondamente immerso in un’opera, infatti, può essere molto difficile fare un passo indietro e vedere lo scenario più ampio. Vedere la vastità del mare e non solo la conchiglia, per così dire.

Il tempo che ti prendi per fermarti e riflettere a mente fredda è il tuo migliore alleato.

l tempo è un dono che ti consente come artista di rivalutare quanto sia veramente finito il tuo lavoro.

E poi c’è questa parola “finito”. Cos’è un’opera d’arte finita? Quando finisce un’opera d’arte? Se vogliamo essere proprio precisi un’opera d’arte non finisce mai, continua in chi la fruisce, la guarda, l’ascolta, la vive insomma.

Molti artisti e, forse tu sei uno di questi, alla disperata ricerca di un punto di fine si ritrovano nella sensazione di lavorare troppo su un pezzo, quasi come se non sapessero quando è il momento di fermarsi per non andare troppo oltre.

Così modifichi continuamente i dettagli e cambi questo e quello finché l’essenza originale, il messaggio, che stavi cercando viene snaturato o perso del tutto.

Quindi caro il mio perfezionista, ecco cosa puoi fare a livello pratico quando arrivi al fatidico 80% di Pareto.

Prendi le distanze dalla tua opera

Per prima cosa, allontanati dal tuo dipinto. Metti giù i pennelli. Concediti una certa distanza, sia fisica che emotiva.

Questa pausa può variare in durata. Potrebbe durare qualche ora, qualche giorno, qualche settimana. Chi lo sa?

Tutto dipende da te, dalla portata del tuo progetto e da come ti senti; ma, se riesci a prenderti questa pausa, puoi acquisire chiarezza e concentrarti sulle decisioni chiave che possono elevare davvero la tua produzione artistica. Su quelle che contano di più, insomma.

Concentrati sul messaggio che vuoi mandare

In secondo luogo, quando ti prendi questa pausa, vorrei che usassi questo tempo per riflettere. Guarda al tuo lavoro da una prospettiva diversa. Cosa ti ha spinto in primo luogo verso quel preciso dipinto? Quali emozioni e messaggi trasmette nel suo stato attuale?

È forse possibile che la natura grezza e imperfetta di quel dipinto catturi effettivamente l'essenza che stai cercando

anche meglio di quanto potrebbe mai fare il raffinato finale che tanto stai inseguendo?

Potresti addirittura trovarti a scoprire che quella che stai considerando un’imperfezione sia proprio la forza della tua arte e la tua unicità.

Ecco che forse, smettere di ricercare la perfezione tutti i costi potrebbe anche essere la chiave per sbloccare alcuni elementi chiave della tua voce artistica unica e del tuo talento artistico: del tuo stile.

Ricevo molte domande su come sviluppare il proprio stile artistico  e dico sempre che ci vuole molta pratica e tantissima pazienza che è una maratona non uno sprint. Tuttavia questo potrebbe essere un altro metodo per arrivarci. Un modo per tornare a ciò che sei e ciò che ti viene più naturale.

Togli il pilota automatico e prendi il controllo

Terzo, è importante che tu prenda decisioni consapevoli. Quando ritorni al tuo dipinto con occhi nuovi, puoi concentrarti sui dettagli cruciali che contano davvero e che faranno una differenza, piuttosto che lottare ciecamente verso la perfezione.

Le scelte che fai rispetto alle tue opere devono poter migliorare l’impatto della tua arte: la potenza del messaggio.

È ora di togliere il pilota automatico, e fare scelte consapevoli sapendo perché le stai facendo e qual è la tua intenzione riguardo e come ciò migliorerà l’impatto della tua arte nel mondo.

Quindi, non limitarti a cambiare qualcosa solo perché non è perfetto al 100%, cambialo perché vuoi davvero far emergere un po’ di più quel pezzetto, quell’emozione, quel messaggio specifico.

 

Vuoi vedere se un più di contrasto sullo sfondo può aiutare a far risaltare un certo colore, oppure pensi di aver bisogno di un po’ più di buio, di un po’ più di ombra per enfatizzare una sensazione.

Aggiungilo di proposito. Prendi queste decisioni di proposito.

Non limitarti a lavorare di più su un un'opera solo perché non ti sembra finita o non ti sembra “tecnicamente perfetto”.

Capisci di cosa ha bisogno la tua opera per esprimere quel messaggio e poi fai proprio quello e niente di più. Va più che bene così.

Il concetto di perfezione è soggettivo

Quarto, ricorda che la perfezione è soggettiva. Il tuo ideale di perfezione è sicuramente diverso dall’ideale di perfezione della tua audience. La perfezione è qualcosa che è nei tuoi occhi, nella tua mente, e tu come artista di solito sei lo spettatore più critico di qualsiasi opera d’arte che realizzi.

La maggior parte degli spettatori, non guarderanno la tua arte nello stesso modo in cui lo fai tu come artista.

Quindi ricorda, molto spesso quel 80% iniziale incarna la spontaneità, l’emozione e l’energia che rendono il tuo lavoro unicamente tuo.

Lavorare troppo, perfezionare troppo, potrebbe togliere quell'energia e uccidere la magia creata da quegli aspetti unici e meravigliosamente tuoi come pennellate appassionate o, a volte, quelle piccole imperfezioni che tanto detesti.

Questo è ciò che dà al tuo pezzo quella grinta in più. Se togli queste piccole imperfezioni, come le chiami tu, beh, questo potrebbe lasciarti con un pezzo tecnicamente perfetto ma che alla fine non emoziona e risulta un po’ piatto, un po’ senza vita o peggio ancora “banale”.

L'imperfezione è ciò che ti rende unico

Quindi, in conclusione, voglio che ti ricordi che nell’arte, come nella vita, l’imperfezione può essere la vera bellezza.

Non aver paura di abbracciare l'imperfezione, fai tua la regola del 80/20 e lascia respirare il tuo lavoro.

Abbi fiducia che il tempo e la riflessione possono portarti a risultati incredibili che potresti non raggiungere mai spingendoti all’estremo per raggiungere quell’inafferrabile 100%, l’utopia della perfezione.

Spero che questa mia riflessione sul concetto 80/20 di Pareto e la sua applicazione alla creazione artistica ti abbia ispirato ad avvicinarti alla tua arte con una nuova prospettiva.

Continua a creare, continua a sperimentare e ricorda che trovare la tua voce artistica unica è un viaggio in salita ma che merita di essere vissuto ad ogni passo.

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Io sono Sara Maira, la tua Artist Coach <3

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