SEO&LOVE 2022: L’evento

SEO&LOVE foto live teatro ristori
SEO&LOVE foto live teatro ristori

Giorno 2. SEO&LOVE live streaming dal Teatro Ristori (15 Ottobre 2022)

Verona, la città dell’amore, ritorna in presenza il SEO&LOVE. È il 15 ottobre e siamo al secondo giorno dell’evento SEO tra i più attesi dell’anno. Al Teatro Ristori cominciano le danze del SEO&LOVE.

Oggi non ci ho neppure provato ad andare in presenza, baby-to-be non lo consente, mi metto comoda in ufficio e attivo il live streaming.

Anche questo secondo giorno si presenta ricco di interventi ma il vero valore a mio avviso è stata la masterclass SEO del 14 Ottobre, fiore all’occhiello di tutto l’evento! (Se vuoi puoi trovare il mio commento e un breve riassunto qui)

In questa seconda giornata di SEO&LOVE si esce un po’ dal tema SEO, anche se solo parzialmente, e si entra di più nel tema LOVE.

Lo si fa buttandocisi dentro a piè pari con un sempre più croccante (adoro questo suo neologiasmo, lo farò decisamente mio!) Salvatore Russo che ci racconta come costruire un brand di cui la gente andrà pazza introducendo obiettivi della giornata e attività.

COME COSTRUIRE UN LOVE BRAND

Eccoci al primo intervento della giornata. Salvatore Russo, brand builder e founder di &love, ci racconta la sua formula per brand di cui le persone andranno pazze. Ovviamente il cuore è il contenuto accompagnato da un’importante riflessione: leggiamo solo quello che ha funzionato tutto il resto è niente. Come creare contenuti che funzionano? Beh, ce lo raccontano passo passo i vari relatori un intervento alla volta ma c’è una mappa per raggiungere il tesoro più grande: la testa e il cuore delle persone.

  • Il contesto
  • Gli obiettivi
  • Il tempo
  • il fattore “Love” ovvero la nostra personalità, azienda o personal brand che siamo.

LE ANALISI DI MERCATO COME VANTAGGIO COMPETITIVO

È a questo punto che una splendida Enrica Tiozzo entra a gamba tesa parlandoci di target, customer journey e dell’importanza delle ricerche di mercato eanalisi dei dati.

Ricordiamo, grazie a lei, che comprendere cosa pensa la gente, cosa vogliono i consumatori e come ricercano prodotti e servizi, ci permette di evolverci, intuire le tendenze di mercato e far crescere fatturato e autorevolezza del brand.

INNAMORARSI DI UN BRAND: BRAND PERSONALITY

Torniamo a capofitto a parlare di branding. Nello specifico parliamo di personalità di brand e lo facciamo con Salvatore Russo e Andrea Fontana, presidente di Storyfactory e con-conduttore di Antifragili – Real Time.

Andrea e Salvatore ci parlano di Brand Personality, l’insieme di modelli emotivi, intellettuali e comportamentali che forniscono un volto umano al brand, conferendogli profondità e sfumature e rendendolo riconoscibile al suo pubblico con cui si relaziona a un livello più profondo e duraturo.

La Brand Personality favorisce la differenziazione competitiva, aumenta la brand awareness e rafforza la fedeltà dei clienti. La personalità di un brand è il motivo per cui i clienti amano e scelgono un brand rispetto a un competitor. È il motivo per cui i clienti di Starbucks si sentono così a casa nei suoi caffè, è il motivo per cui i clienti BMW non possono immaginarsi alla guida di nient’altro.

Poiché i tratti della personalità sono in definitiva tratti umani, il modo migliore per definire la personalità del brand è pensarlo come se fosse una persona. È qui che entra in gioco la psicologia del branding. Proprio come la personalità umana, la personalità di un brand può essere segmentata in quattro sfaccettature distinte: emozione, intelligenza, caratteristiche e comportamenti.

Tra piramide di Aaker e autobiografismo artistico delineiamo in questo incalzante intervento come costruire la nostra brand personality distintiva.

Parliamo quindi di:

  • Brand Personality Framework
  • Come definire i tratti della personalità del brand
  • Look, Sound, Action
  • Casi studio

Una volta che abbiamo definito la nostra personalità non ci resta che trasmetterla. Come? Sempre attraverso i nostri amati contenuti!

SEO: 4 STEP PER CONTENUTI STREPITOSI

È a questo punto che Federica Argentieri, content specialisti e founder di Timotico, ci emoziona per emozionare con il suo speech 4 Step per Contenuti Strepitosi.

Durante questi 20 minuti ci spostiamo tra bias cognitivi, archetipal branding e affrontiamo il ruolo del content specialist nella strategia di content marketing imparando a conoscerlo come un attore che recita una parte: la parte del Brand tra epic fail e esempi virtuosi!

SEO & CUSTOMER JOURNEY

Nicola Voltolin, Digital project Director del Gruppo Editoriale Athesis, ci parla di customer journey ed evoluzione dal modello di funnel al percorso odierno che Google definisce come Messy Middle. Grazie a Nicola vediamo come contenitori e contenuti digitali possono ottimizzare la frammentazione e il sovraffollamento di touchpoint all’interno di user-journey sempre più complessi e confusi. Una ricostruzione dei cambiamenti nei comportamenti degli utenti e l’identificazione di nuovi approcci per la gestione della complessità.

Forse non l’intervento più innovativo della giornata ma sicuramente interessante per chi magari non è così ferrato con il customer journey.

SEO & STRATEGIA OMNICHANNEL PER E-COMMERCE

Quanto è importante la SEO per un e-commerce? Tantissimo, ma è necessario inserirla all’interno di una strategia omnichannel in grado di supportare tutti gli obiettivi di brand e business. Giulia Bezzi, SEO Specialist e founder di SEOSPIRIT, e Luca Alberigo, chief digital office di GBS, lo raccontano attraverso il caso studio dell’e-commerce del brand I Love Riccio.

In poche parole ci raccontano per massimi sistemi come hanno sviluppato la strategia SEO & Digital per aumetare il fatturato dell’e-commerce del brand I love Riccio.

Cosa dire, forse tra gli interventi che ho amato meno. Probabilmente sono di parte trattandosi del principale competitor italiano del mio amico e collega Paolo Cavaliere, founder e head of digital di di Divina Blk, ma che ci volete fare al cuor non si comanda!

SEO&LOVE: PRANZO E INTRATTENIMENTO

A questo punto si va a mangiare. Mentre i miei colleghi in presenza si scofanano baccalà mantecato, cotechino con la pearà e mille leccornie, il mio mitico maritino mi prepara un risottino con i porri che, devo dire, non ha nulla da invidiare al buffet malgrado la mia invidia per non essere presente fisicamente.

 

Alle 15.00 in punto si riparte con la performance di body percussion di Andrea Pedrotti. Dal vivo dev’essere stata bellissima, purtroppo però il palco non era amplificato e in live streaming si è perso molto e non ho potuto apprezzarla a pieno.

BRAND E GENERAZIONE Z

Alessia Ciccarello, chief operating officier di CreationDose, e Alessandro La Rosa, Founder e CEO di CreationDose ci parlano della genZ e dei dati che hanno estrapolato grazie al loro tool ObservatoryZed che definiscono l’occhio sulla Generazione Z: uno spazio per osservare e comprendere i gusti, le abitudini e i bisogni delle nuove generazioni. Una marchetta, forse ma i ragazzi sono stati molto bravi. Quello che emerge è comunque abbastanza interessante e offre spunti di riflessione per noi vecchiarelli Millennial o addirittura boomer!

Ricordiamoci infatti che la Gen Z ormai ha mediamente 25 anni ed è l’11% del mercato italiano, una vera forza economica.

Grazie a questo intervento vengono introdotti temi come TikTok, rapporto con i brand, l’importanza di valori condivisi e riflessioni generali.

CASE STUDY WEBBOH, IL PORTALE DELLA GEN Z

Ivan Buratti ci presenta il suo progetto Webboh. Il case study è a mio avviso interessante, Ivan ha saputo cogliere un buco nel mercato e sviluppare un progetto editoriale unico capace di canalizzare tutto l’interesse della gen z.

 

Ivan esordisce dicendoci di dimenticare i preconcetti del blog come una cosa da vecchi o che i giovani non leggono e non utilizzano Google. Infatti, non c’è niente di più falso semplicemente i giovani leggono ciò che gli interessa e parte di ciò che gli interessa non era su Google. Ecco che nasce Webboh, racconto quotidiano di influencer, creator, instagrammer, youtuber, fenomeni di costume e viral video che attirano l’attenzione e l’interesse della generazione zeta.

Portale di gossip? Forse ma intanto fa milioni di visite e vende spazi pubblicitari ad aziende (giusto per ricordarci che anche i giovani della genZ acquistano!)

SEO E BLOG: LA COPPIA PERFETTA PER IL TUO BUSINESS

Come un blog può essere utile ai fini SEO? E come la SEO riesce a rendere un blog, un blog di successo? Che si parli di vendita online o di lead generation, la combo BLOG-SEO è una delle chiavi di successo per il tuo brand. Questo è il fulcro dell’intervento di Ilaria Nardinocchi, SEO Specialist di studio Samo. Qui ci ricolleghiamo in parte a quello che abbiamo visto nella masterclass ma prendiamo in considerazione solo un blog con obiettivo lead generation.

Con Ilaria riprendiamo i concetti di query, keyword e search intent. Capiamo come potenziare le conversioni inserendo per esempio un form di contatto nel blog post.

Ragioniamo sul tema delle interconnessioni ovvero sui link interni che spostano l’utente da un contenuto all’altro spostando valore all’interno del nostro sito, sia a livello qualitativo (Page Rank) che quantitativo (visite a pagine di conversione come per esempio pagine prodotto).

Durante l’intervento vengono menzionate alcune Best Practices SEO per i blog di seguito ve ne riporto alcune:

  • Più keyword research e search intent
  • Pulire dai contenuti vecchi (archiviamoli, no index, eliminiamoli o aggiorniamoli)
  • Almeno per il blog valutare l’utilizzo di URL complete
  • Sito.it/blog/articolo-bellissimo
  • Sito.it/blog/categoria/articolo-bellissimo
  • Usare grassetti per aiutare la lettura facciamo lo screeneng della pagina
  • Table of content
  • Heading Tags usati lato SEO e non lato estetico

Parliamo poi di alcuni pericoli derivanti da un blog non gestito lato SEO come:

  • Cannibalizzazioni. Quando 2 o più contenuti vanno a competere sulla SERP e questo può avvenire sia tra post blog che tra post blog e pagine del sito
  • Mancanza di articoli evergreen. Ovvero quegli articoli verso cui c’è un interesse costante
  • Cattiva gestione delle news. Pubblichiamo contenuti tutti uguali che si ripetono cambiando l’anno nell’url.
  • Cattiva gestione del tag. Ci troviamo con troppi tag per ogni articolo. Ricordiamoci sempre che i tag sono degli archivi, delle categorie orizzontali e creare mille tag non serve a nulla.
  • Cattiva gestione di categoria. Per esempio quando diamo lo stesso nome ad una categoria dell’e-commerce e ad una categoria blog

SEO LA FORMULA PER POSIZIONARTI NELLE RICERCHE TIKTOK

A questo punto è la volta di Federico Rognoni, founder di ZedProduction, che ci svela come poter posizionare il nostro profilo TikTok e i nostri contenuti tra i primi risultati all’interno della barra di ricerca e nei “per te” dei nostri potenziali clienti.

Ci racconta quindi:

  • Quali sono gli elementi essenziali di tiktok
  • Come funziona la categorizzazione
  • Come funziona l’algoritmo per capire a chi mostrare i giusti contenuti
  • Casi studio

Probabilmente, vista l’età media dell’imprenditore italiano e delle persone in sala, uno degli interventi più interessanti della giornata. Utile per avere un’infarinatura generale del mondo TikTok che troppo spesso viene considerato come un social network quando invece di social non ha nulla anzi, si tratta di una piattaforma di intrattenimento alla stregua di YouTube e Twitch e dovrebbe essere trattata come tale.

CASE STUDY: SGRAMMATICANDO DELLA YOUTUBER FIORELLA ATZONI

Ho avuto il piacere di conoscere Fiorella dal vivo a Rimini al Web Marketing Festival e si riconferma una persona tutto cuore! A cuore aperto ci racconta la sua esperienza nel mondo digitale, partita ormai più di 10 anni fa come YouTuber della vecchia guardia e oggi TikToker di successo.

L’intervento di Fiore fa da preludio alla conclusione della giornata ovvero come YouTube può far volare il tuo progetto web.

COME YOUTUBE PUÒ FAR VOLARE IL TUO PROGETTO WEB

Federico Giannicchi, e-commerce strategist e co-founder di Webhero, ci accompagna nel mondo di YouTube. Ci presenta la piattaforma come la piattaforma video più utilizzata al mondo nonché il secondo motore di ricerca ed il secondo social network. Cosa certa è che in molti casi YouTube è ancora sottovalutato.

Integrare diverse strategie di SEO su YouTube permette di aumentare il traffico organico sia sul social che sul nostro sito web. Inoltre, proprio perché spesso dimenticato, anche a causa dello sforzo che richiede in termini di realizzazione di contenuti, la combo SEO Google e SEO Youtube permette di ricevere il traffico dimenticato da molti competitor.

Non dimentichiamo poi che YouTube e Google sono parte della stessa proprietà.

Come rankare quindi su Youtube? Ecco alcuni suggerimenti:

Partiamo prima di tutto con una buona Kws research. In questo caso molti strumenti sono gli stessi che usiamo per la SEO Google. Di seguito ne riporto alcuni:

  • GG ADS
  • AHREF (sezione deicata a yt)
  • Semrush
  • Seozoom
  • Ubersuggest

In secondo luogo, lavoriamo sull’ottimizzazione SEO su YouTube. Anche qui vi lascio alcuni spunti:

  • Curare al max titoli e miniature.
  • Descrizioni
  • Usare linguaggio naturale
  • Inseriamo le KWs più importanti
  • Inserire i capitoli
  • Inserite le schermate finali

Anche in questo caso il tema è davvero ampio e merita un articolo dedicato che cercherò i scrivere a breve baby born permettendo!

Per questa edizione del SEO&LOVE 2022 è tutto! Se ti sei perso/a l’articolo relativo alla mia esperienza relativamente alla masterclass lo trovi qui.

Se vuoi chiedermi qualsiasi cosa puoi scrivermi o utilizzando il form di contatto o via mail a info@mairadigital.it (nel limite del possibile cerco di rispondere a tutti in tempi brevi)

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